Fotografia

La fotografia di Claudia Rosin vuole esprimere la bellezza attraverso lo specchio dell’arte, nel focus il corpo scompare in una realtà più grande dove l’anima si manifesta. L’artista si mette a servizio dell’anima, che attraverso il corpo scopre la sua essenza. I tagli e le sfocature servono a sottolineare l’universalità del linguaggio del corpo che non deve assumere un’identità ma rivelarsi oggettivamente armonico ecco che in questo modo le opere palesano archetipi in cui ognuno può riconoscersi, perdersi e ritrovarsi.
L’arte, luogo dove possiamo vivere la dimensione di sogno, dell’immaginazione e delle idee, trova nell’ambiguità di questi scatti quella realtà riposta nella mente profonda che non ha domande.
Fotografando Rosin cerca di smorzare la tensione del corpo per comprendere la bellezza dell’anima, quella bellezza eterna che lampeggia e si fa strada nelle tenebre che lontana dal giudizio colpisce lo sguardo per imporsi in maniera irresistibile. Contemplando la bellezza che si sottrae alla vista l’anima viene coinvolta in un processo di alta intensità emotiva.

La sola arte di cui mi accontento è quella che, elevandosi dall’inquietudine, tende alla serenità.
(Andrè Gide)